L’importanza della squadra
di Marina Ingrascì
Cos’è una squadra? Cosa significa essere una squadra?
Si tratta di gruppo di persone che hanno uno stesso compito, o che lavorano insieme per lo stesso obiettivo. La parola deriva dal latino quadrare, rendere quadrato, che ci rimanda anche al concetto di fare quadrato, ossia di unirsi, restare compatti per proteggere qualcosa.
Oggi durante l’epidemia di corona virus l’idea di essere squadra, di fare squadra, torna ancora più impellente, non solo nel raggiungimento di un unico obiettivo: quello di debellare il virus eliminando il numero dei contagi con un comportamento responsabile e rispettoso della distanza necessaria, ma, soprattutto, nella relazione tra genitori e figli per permettere alla famiglia di non perdere questa opportunità unica di viversi H/24.
Senza troppo preavviso ci si è trovati tutti insieme, dalla sveglia alla buonanotte, in un flusso di presenza, apertura di porte, invasione di stanze, ricerche in frigo, fornelli accesi, video chiamate e lezioni, in un turbinio di corpi, esigenze, parole, pianti, sorrisi, sgridate, battute, sogni, idee.
Alle madri questo turbinio incessante non accadeva dal momento del parto e dell’allattamento.
Quell’esclusività totalizzante di spazi e richieste, che solo un neonato domanda, ora è tornata. Si ripropone con i figli in età scolare, che si accompagnavano a scuola e si rivedevano alle quattro del pomeriggio per passare due ore al parchetto a osservarli da lontano mentre tiravano calci al pallone, giravano col monopattino, e si mettevano a nanna dopo una cena frugale, o con figli adolescenti che ciao ma’, ciao pà, boh, non so, dopo, mentre un cellulare squillava per sapere dove fossero e loro non rispondevano.
Eravamo schegge che schizzavano in direzioni diverse per cercare di ricomporsi a fine giornata in un nucleo più o meno compatto: spesso pieni di stanchezza che imbrigliava le poche parole in bocca.
La mancanza dell’esterno forse pesa, ma il ritrovo dell’interno può essere magico.
Diventa sospensione che permette di prendersi il tempo di fare squadra per costruire la forza della propria coppia e il rapporto con i propri figli.
Possibilità inaspettata di mettersi in gioco per ricostruire gli sfilacciamenti, ricomporre le fila dei pensieri, utilizzare l’esempio, far riaffiorare antiche sensazioni di creatività e fantasia, inventare ciò che correva su binari predestinati.
Attesa che rinnova pazienza, perseveranza ed equilibrio consegnando al domani un approccio diverso da ciò che si era abituati a dare.
Scambio di sensazioni arricchite da nuova empatia, assenze di pregiudizi e recriminazioni reciproche, nella felice consapevolezza che il tuo coraggio e il tuo entusiasmo sono linfa per chi ti sta intorno.
Rafforzamento della relazione di fiducia e aumento della capacità di resilienza altrui per affinare la propria in una circolarità di benessere per tutti.
Sperimentare le potenzialità dell’essere squadra aiuterà ad affrontare le fatiche, arginare le ansie, dissipare le paure per la nebulosa che ha sconvolto le apparenti certezze e consentirà alle famiglie di costruire, insieme, un rinnovato, profondo legame.